Nel 2025 è stato confermato un nuovo contributo per i lavoratori dipendenti, si tratta del Rimborso bollette luce e gas 2025 che permette di coprire le bollette di casa. Questo contributo viene direttamente erogato dal datore di lavoro e rientra nei Fringe benefit aziendali. Vediamo insieme di cosa si tratta, come richiederlo, a chi spetta e i requisiti richiesti.
Cos’è il bonus bollette luce e gas 2025?
Il bonus bollette luce e gas 2025 è un beneficio economico che fa parte dei fringe benefit, contributi che le aziende possono erogare ai propri dipendenti, con un importo massimo non tassabile di 2.000 euro nel 2025, quindi questo è vantaggioso sia per i dipendenti che per i datori di lavoro. I fringe benefit non coprono solo le bollette della casa , ma possono essere utilizzati anche per l’acquisto di beni o servizi specifici, come buoni pasto, abbonamenti ai trasporti, carburante, affitto, assistenza sanitaria o corsi di formazione.
A chi spetta il bonus bollette luce e gas 2025?
Il bonus bollette luce e gas 2025 è dedicato a tutti i dipendenti, sia del settore privato che pubblico, quindi spetta sia ai dipendenti con figli a carico sia ai dipendenti senza figli a carico. Il beneficio è esteso anche ai lavoratori part-time, mentre non può essere richiesto dai lavoratori autonomi o i collaboratori a progetto. I fringe benefit però non sono erogati da tutte le aziende, infatti per verificarne la disponibilità si consiglia di discuterne con il proprio datore di lavoro.
A quanto ammonta il bonus bollette luce e gas 2025?
Il Rimborso bollette luce e gas 2025 non ha un importo specifico, però affinché sia esentasse e non incida sul reddito imponibile bisogna rispettare i limiti imposti dalla Legge di Bilancio 2025:
- 2.000 euro per i dipendenti con figli a carico
- 1.000 euro per i dipendenti senza figli a carico
Se si superano questi importi allora il fringe benefit sarà soggetto a tassazione e inciderà sul reddito del lavoratore.
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Cosa rientra nei Fringe benefit 2025?
I Fringe benefit 2025 oltre a coprire le bollette di luce e gas, possono essere utilizzati anche per per acquistare beni o servizi specifici, tra cui:
- Buoni pasto
- Abbonamenti ai trasporti pubblici
- Servizi di assistenza sanitaria
- Corsi di formazione o istruzione
- Auto aziendale
- Carburante
- Pagamento dell’affitto
- Servizi per il benessere (come palestre o centri benessere)
Per quali bollette si può chiedere il rimborso?
Il rimborso delle bollette può ammontare fino a un massimo di 2.000 euro se si presentano figli a carico e questo servizio permette di coprire le bollette di luce, acqua e gas dell’abitazione di residenza propria, del coniuge e di altri familiari, affinché i costi siano sostenuti effettivamente dal lavoratore o dai familiari. I fringe benefit sono validi anche per:
- Le utenze condominiali, nel caso che acqua o riscaldamento siano intestate al condominio.
- I lavoratori che vivono in affitto, anche se le bollette sono intestate al proprietario dell’immobile, affinché nel contratto di locazione sia specificato che le spese siano sostenute dal lavoratore.
Rimborso bollette luce e gas 2025: Requisiti
Per accedere al Rimborso bollette luce e gas 2025, è necessario soddisfare i seguenti requisiti:
- Essere un dipendente con un contratto di lavoro subordinato (full-time o part-time)
- Per richiedere l’importo di 2.000 euro: Presentare la documentazione necessaria per dimostrare la presenza di figli a carico
Un figlio è considerato a carico del genitore quando è:
- Minore di 24 anni e con reddito inferiore a 4.000 euro
- Maggiore di 24 anni e con reddito inferiore a 2.840 euro
Come richiedere il Rimborso bollette luce e gas 2025?
Per richiedere il Rimborso bollette luce e gas 2025, il dipendente deve verificare se la propria azienda ha aderito all’erogazione dei fringe benefit. In caso affermativo, è necessario presentare una richiesta al proprio datore di lavoro, indicando se si presentano figli a carico e mostrando la documentazione necessaria che dimostri di aver sostenute le spese, come le bollette, dichiarazione sostitutiva che riporti la tipologia di utenza, il numero di fattura.
Inoltre sarà necessario fornire al datore di lavoro anche la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà con la quale si confermi che le bollette per cui si richiede il rimborso non siano state già rimborsate da altri datori di lavoro.
