La Legge di Bilancio 2025 ha previsto un fondo di 500 milioni di euro per la Carta Dedicata a te 2025, ma con una riduzione rispetto agli anni precedenti. Quest’anno, quindi, ci sarà un nuovo pagamento, con la possibilità che venga erogato anche alle famiglie che non ne hanno beneficiato in passato. Tuttavia, siamo ancora in attesa del decreto attuativo dell’INPS, che comunicherà le informazioni importanti come gli importi e beneficiari.
Poiché i fondi disponibili sono inferiori rispetto al 2024, è probabile che l’importo o il numero di beneficiari subiscano un taglio. Vediamo insieme in questo articolo quanto ammonterà la carta, come richiederla e quando arriva.
A quanto ammonterà la Carta Dedicata a te 2025?
L’importo della Carta Dedicata a Te 2025 non è ancora stato confermato ufficialmente, ma potrebbe subire una riduzione rispetto ai 500 euro dello scorso anno. Questo dipende dal fatto che i fondi stanziati per il 2025 ammontano a 500 milioni di euro, cioè 100 milioni in meno rispetto al 2024. Una situazione simile era già successa nel 2023, quando il fondo iniziale era lo stesso di quest’anno e la carta aveva un importo di 382,50 euro, successivamente aumentato di 77,20 euro grazie a un finanziamento aggiuntivo.
Anche se non ci sono certezze riguardo alle cifre e alle tempistiche, si ipotizza che l’importo della ricarica per il 2025 potrebbe rimanere di 500 euro e che la ricarica venga effettuata tra la fine di agosto e settembre, come accaduto negli anni precedenti.
Carta dedicata a te 2025: Requisiti
La Carta Dedicata a Te 2025 continuerà a essere assegnata alle famiglie che rispettano determinati requisiti economici e anagrafici. Per ricevere la carta il nucleo familiare deve essere composto da almeno tre membri, avere un ISEE non superiore a 15.000 euro e non essere titolare di altre misure di sostegno economico, come l’Assegno di Inclusione, la NASpI, la DIS-COLL o la Carta Acquisti.
L’assegnazione avverrà automaticamente tramite INPS e Comuni, che stileranno una graduatoria basata sulla situazione economica delle famiglie con un ISEE valido ed aggiornato. La priorità verrà data ai nuclei con figli minori di 14 anni, privilegiando quelli con ISEE più basso e le famiglie più numerose.
In caso di fondi residui, si procederà con le famiglie in cui è presente almeno un minore e, solo successivamente, con tutte le altre famiglie. Tuttavia, è improbabile che le famiglie senza figli minori ricevano la carta, visto che il numero di carte finisce nelle prime fasi di assegnazione.
Le liste dei beneficiari saranno pubblicate dai Comuni dopo la definizione della graduatoria, e chi ha già ricevuto la carta negli anni precedenti non dovrà richiederne una nuova, in caso di rinnovo del beneficio, l’importo verrà ricaricato sulla stessa carta già consegnata. Per questo motivo è importante conservarla anche se esaurita.
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Carta dedicata 2025: Riduzione per l’importo e il numero di beneficiari
Rispetto al 2024, la Carta Dedicata a Te 2025 potrebbe subire delle modifiche a causa della riduzione dei fondi disponibili. Il budget per il 2025 è infatti di 500 milioni di euro, ovvero 100 milioni in meno rispetto all’anno precedente.
Questo potrebbe comportare:
- Riduzione dell’importo della ricarica: Nel 2023, con uno stanziamento simile, l’importo iniziale della carta era di 382,50 euro, poi aumentato grazie a ulteriori fondi. Se non ci saranno nuove integrazioni, l’importo potrebbe essere inferiore rispetto ai 500 euro del 2024.
- Mantenimento dell’importo, ma con meno beneficiari: Per mantenere l’importo invariato, il numero di famiglie beneficiarie potrebbe essere ridotto, rendendo i requisiti più restrittivi.
Al momento, non ci sono conferme ufficiali sulle cifre esatte né sulle tempistiche di ricarica, ma se si seguirà il modello degli anni precedenti, è probabile che la ricarica venga effettuata tra agosto e settembre 2025.
Quando arriva la Carta Dedicata a te nel 2025?
La data di erogazione della Carta Dedicata a Te 2025 non è ancora stata comunicata, ma sarà presto resa nota dall’INPS tramite un decreto attuativo. Poiché i fondi stanziati per quest’anno sono inferiori rispetto al 2024, potrebbe verificarsi una riduzione dell’importo assegnato o del numero di beneficiari.
