Il bonus tasse scolastiche 2025 è una misura di sostegno che consente a determinati studenti di non pagare le tasse obbligatorie previste per il quarto e quinto anno delle scuole superiori. Questa agevolazione è molto importante per molte famiglie, poiché contribuisce a ridurre il peso economico legato ai costi dell’istruzione secondaria di secondo grado.
L’esenzione dalle tasse scolastiche può essere concessa per diverse motivazioni, come il merito scolastico, la situazione economica del nucleo familiare, oppure per l’appartenenza a categorie protette. Vediamo insieme in questo articolo di cosa si tratta e chi ne ha diritto.
Tasse scolastiche 2025: quali sono obbligatorie e quali facoltative?
Le tasse scolastiche sono un obbligo per gli studenti iscritti al quarto e quinto anno della scuola superiore (scuola secondaria di secondo grado) e vengono versate direttamente all’Agenzia delle Entrate. Il pagamento può essere effettuato tramite:
- Bollettino postale, recandosi in ufficio postale e compilando un bollettino di conto corrente postale intestato all’Agenzia delle Entrate
- Modello F24, inserendo il codice tributo corretto e i dati personali dello studente
- Il sistema telematico “Pago in Rete”, integrato con la piattaforma pagoPA, effettuando l’accesso con SPID, CIE o credenziali ministeriali, cercando la propria scuola e selezionando la tassa da pagare.
Le principali tasse scolastiche previste includono:
- Tassa di iscrizione: pari a 6,04 euro, è un contributo una tantum che gli studenti devono versare al momento dell’iscrizione al quarto anno o comunque dopo il compimento dei 16 anni di età.
- Tassa di frequenza: ammonta a 15,13 euro ed è dovuta ogni anno scolastico per la regolare frequenza della scuola. È possibile richiedere una rateizzazione, ma il pagamento resta obbligatorio anche in caso di ritiro o interruzione degli studi. Se lo studente si trasferisce tra istituti statali, il pagamento già effettuato rimane valido.
- Tassa d’esame: del valore di 12,09 euro, è necessaria per sostenere esami di idoneità, integrativi, di licenza, di qualifica o l’Esame di Stato (maturità).
- Tassa di diploma: pari a 15,13 euro, deve essere pagata al momento della richiesta del rilascio del diploma di maturità.
Alcuni studenti possono beneficiare di esoneri o agevolazioni, generalmente concessi in base al reddito familiare o a particolari condizioni personali, come il merito scolastico o la presenza di disabilità.

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Bonus tasse scolastiche 2025: chi può beneficiarne?
L’esenzione dal pagamento delle tasse scolastiche è prevista in tre principali casi:
- Esenzione per merito scolastico
- Esenzione per reddito familiare basso
- Esenzione per appartenenza a categorie protette
Esenzione per merito scolastico
Gli studenti che raggiungono una media scolastica pari o superiore a 8/10 negli scrutini finali hanno diritto all’esonero dal pagamento delle tasse scolastiche. Questo criterio si applica annualmente e riguarda tutte le tasse previste per il quarto e il quinto anno della scuola secondaria di secondo grado.
Oltre alla media complessiva, è necessario che il voto di comportamento non sia inferiore a 8/10. L’esonero per merito è automatico per gli studenti che rispettano questi requisiti.
Esenzione per reddito basso
L’esonero dalle tasse scolastiche è previsto anche per gli studenti appartenenti a nuclei familiari con un ISEE pari o inferiore a 20.000 euro. Questa agevolazione è indipendente dai risultati scolastici e garantisce l’esenzione dal pagamento di tutte le tasse previste per il quarto e il quinto anno alle famiglie che si trovano in difficoltà economica.
Per ottenere il beneficio, è necessario presentare l’attestazione ISEE in corso di validità presso la segreteria scolastica entro la scadenza stabilita dall’istituto.
Esenzione per categorie protette
L’esenzione totale dalle tasse scolastiche è garantita anche a studenti che appartengono a particolari categorie protette, senza dover soddisfare requisiti di reddito o di merito. Ne hanno diritto:
- Orfani di guerra, di caduti per la lotta di liberazione, di civili deceduti per fatti di guerra o di persone decedute per cause di servizio o di lavoro.
- Figli di mutilati o invalidi di guerra, di militari dichiarati dispersi, di mutilati o invalidi civili per fatti di guerra o per cause di servizio o di lavoro.
- Studenti ciechi civili.
- Persone mutilate o invalide a causa di guerra, della lotta di liberazione, di eventi bellici o per cause di servizio o di lavoro.

Gli studenti appartenenti a queste categorie possono richiedere l’esonero presentando la documentazione che attesti il proprio status alla scuola di riferimento.
Contributo scolastico: è davvero obbligatorio?
Molte scuole richiedono alle famiglie un contributo scolastico, ma è fondamentale sapere che non si tratta di una tassa obbligatoria, bensì di una donazione volontaria. Questo significa che nessun istituto può imporre il pagamento né vincolare l’iscrizione dello studente al suo versamento.
Le scuole possono richiedere questo contributo esclusivamente per:
- Migliorare l’offerta formativa, finanziando progetti educativi, laboratori e attività extracurriculari.
- Acquistare materiali e strumenti didattici aggiuntivi, come computer, stampanti, libri per la biblioteca scolastica o altri dispositivi per la didattica.
- Coprire spese sostenute per conto delle famiglie, ad esempio:
- Assicurazione scolastica obbligatoria.
- Libretti delle giustificazioni o dei voti.
- Gite scolastiche o uscite didattiche (quando non coperte da altri fondi).
Come ottenere il rimborso delle tasse scolastiche nel 2025?
Se uno studente ha versato delle tasse scolastiche ma rientra tra coloro che hanno diritto all’esonero (ad esempio, per merito scolastico, reddito basso o appartenenza a categorie protette), ha il diritto di richiedere il rimborso delle somme versate.

Le tasse scolastiche sono versate direttamente all’Agenzia delle Entrate, quindi la richiesta di rimborso deve essere presentata proprio all’Agenzia delle Entrate. La domanda deve essere formalizzata seguendo una procedura specifica, che include la presentazione di documentazione che attesti il diritto all’esonero, come ad esempio:
- L’attestazione dell’ISEE per i beneficiari di esonero per reddito basso.
- I risultati scolastici per chi ha diritto all’esonero per merito.