Modello 730/2025: Ecco come pagare meno tasse con il nuovo modello 730!

Modello 730/2025: Ecco come pagare meno tasse con il nuovo modello 730!
WhatsApp Group Join Now
Telegram Group Join Now

>> Entra nel Canale WhatsApp per scoprire tutti i bonus a cui hai diritto

>> Entra nel Canale Telegram per scoprire tutti i bonus a cui hai diritto

Esistono metodi che consentono di ridurre l’imposta sui redditi attraverso il modello 730/2025. Grazie a specifiche detrazioni e deduzioni fiscali, è possibile abbassare le tasse da versare, agendo sia sulla determinazione dell’imposta lorda che riducendo quella già calcolata.

Il modello 730 è uno strumento con cui i contribuenti dichiarano i redditi percepiti e indicano le spese detraibili e deducibili, che influenzano il calcolo finale dell’imposta dovuta. Proprio per questo, la dichiarazione dei redditi rappresenta il metodo più efficace per ottimizzare il carico fiscale, sfruttando le agevolazioni previste dalla normativa vigente. Vediamo insieme in questo articolo nel dettaglio come funziona.

Quando presentare il modello 730/2025?

Il modello 730/2025 deve essere presentato entro il 30 settembre e può essere presentato con il 730 precompilato, disponibile online sul portale dell’Agenzia delle Entrate a partire dal mese di maggio, dove è possibile modificarlo, integrarlo con nuove spese detraibili o deducibili e inviarlo autonomamente o con l’aiuto di un CAF o un professionista abilitato.

I lavoratori dipendenti e i pensionati che presentano il 730/2025 hanno il vantaggio di ottenere eventuali rimborsi fiscali direttamente in busta paga o sulla pensione, senza dover attendere tempi lunghi, come accade invece con il modello Redditi PF. Al contrario, se dal calcolo emergono tasse da pagare, queste verranno trattenute direttamente dallo stipendio o dalla pensione nei mesi successivi alla dichiarazione.

Modello 730/2025: come pagare meno tasse sui redditi

Per ridurre il carico fiscale con il modello 730/2025, è fondamentale sfruttare spese detraibili e deducibili, oltre a verificare il proprio nucleo familiare per eventuali agevolazioni. Le spese detraibili consentono di abbassare direttamente l’imposta da pagare e includono:

  • Spese sanitarie (visite mediche, farmaci, analisi), detraibili al 19% oltre la franchigia di 129,11 euro.
  • Affitto, per il quale sono previste specifiche detrazioni in base al reddito e alla tipologia del contratto.
  • Spese scolastiche e universitarie, detraibili al 19%, incluse le rette di scuole pubbliche e private, mense e corsi di specializzazione.
  • Spese funebri, detraibili al 19% fino a 1.550 euro per evento funebre.
  • Interessi passivi sui mutui prima casa, con detrazione del 19% fino a 4.000 euro.
  • Spese per attività sportive dei figli minori, detraibili fino a 210 euro per figlio.

Le spese deducibili riducono la base imponibile su cui si calcola l’Irpef, permettendo un risparmio fiscale significativo. Le principali voci deducibili nel 2025 sono:

  • Contributi previdenziali e assistenziali.
  • Assegno periodico corrisposto all’ex coniuge.
  • Contributi per gli addetti ai servizi domestici e familiari (colf e badanti).
  • Erogazioni liberali a istituzioni religiose.
  • Spese mediche e di assistenza per persone con disabilità (legge 104).
  • Contributi versati ai fondi integrativi del Servizio sanitario nazionale.

Per ottenere agevolazioni, è fondamentale verificare se un figlio è fiscalmente a carico. Il limite massimo di reddito per essere considerati a carico varia in base all’età:

  • Fino a 24 anni, il reddito annuo non deve superare 4.000 euro.
  • Dai 25 anni in su, la soglia scende a 2.840,51 euro.
Modello 730/2025: Ecco come pagare meno tasse con il nuovo modello 730!

Leggi anche: Bonus 850 euro per chi vive da solo: Assegno di Inclusione 2025, SFL

Modello 730/2025, calcolo acconto Irpef

Un altro modo per risparmiare sulle tasse sui redditi è utilizzare l’acconto IRPEF, da versare in parte entro il 30 giugno (insieme all’IRES e alla cedolare secca) e in parte entro il 30 novembre. Questo consente al contribuente di basarsi sulle proprie stime di reddito per l’anno in corso, evitando così il rischio di un calcolo errato basato sul reddito dell’anno precedente.

L’Agenzia delle Entrate, per calcolare l’acconto IRPEF nella precompilata, calcola le somme dovute in base al saldo versato l’anno precedente, che non sempre corrisponde a quanto effettivamente guadagnato l’anno successivo. Quindi l’acconto precompilato potrebbe risultare più alto se il reddito dell’anno precedente è stato più elevato, anche se il contribuente si trova a guadagnare meno nel periodo successivo.

Chi preferisce fare il calcolo autonomamente può optare per il metodo previsionale, che si basa invece su quanto si prevede di incassare nel corso dell’anno. Questo può essere vantaggioso per chi prevede una diminuzione del reddito rispetto all’anno precedente, evitando di pagare un acconto troppo alto rispetto a quello dovuto.

Come non pagare gli acconti del 730

I contribuenti hanno la possibilità di evitare o ridurre il pagamento degli acconti Irpef nel modello 730/2025. L’acconto Irpef si versa in due rate (il 40% a giugno e il 60% a novembre) e viene determinato sulla base del reddito dell’anno precedente. Tuttavia, se si prevede di avere un reddito inferiore nel 2025, si può intervenire sulla dichiarazione dei redditi per modificarne l’importo o eliminarlo del tutto.

Per farlo, bisogna compilare la sezione V del quadro F del modello 730. In particolare:

Modello 730/2025: Ecco come pagare meno tasse con il nuovo modello 730!
  • Per non versare nulla: si deve barrare la casella 1 del rigo F6, in modo che nel 2025 non venga trattenuto alcun acconto sulle imposte dovute.
  • Per ridurre l’acconto: si può indicare nella casella 2 del rigo F6 la somma che si vuole far trattenere dal sostituto d’imposta in busta paga.
  • Per gestire altre imposte:
    • La casella 3 serve per l’acconto dell’addizionale comunale.
    • La casella 5 per l’acconto relativo alla cedolare secca sugli affitti.

Scegliere il metodo previsionale consente quindi di ridurre o annullare l’importo degli acconti in base alle reali prospettive di reddito dell’anno. Tuttavia, è importante ricordare che se si riduce o azzera l’acconto senza una giustificazione valida, si rischiano sanzioni e interessi per insufficiente versamento.

>> Entra nel Canale WhatsApp per scoprire tutti i bonus a cui hai diritto

>> Entra nel Canale Telegram per scoprire tutti i bonus a cui hai diritto

WhatsApp Group Join Now
Telegram Group Join Now

Lascia un commento