L’Assegno di Inclusione febbraio 2025 è un contributo importante per le famiglie ed anziani italiani, ma questo mese molti beneficiari hanno riscontrato un problema comune. Molti percettori dell’assegno non hanno ricevuto il pagamento, che risulta bloccato.
L’ADI 2025 risulta essere bloccato soprattutto per i beneficiari residenti in Sicilia, Campania e Calabria, regioni in cui si sente maggiormente dell’impatto del mancato pagamento. Vediamo insieme in questo articolo il motivo per il quale l’INPS ha bloccato i pagamenti e come risolvere il problema.
Perché il pagamento dell’Assegno di Inclusione febbraio 2025 è bloccato?
L’Assegno di Inclusione febbraio 2025, per alcuni beneficiari, è stato interrotto dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, quindi il pagamento non è in ritardo. La principale causa di questo problema è l’ISEE. Infatti i beneficiari che non hanno provveduto ad aggiornare questo la DSU entro la scadenza del 31 gennaio 2025, presentano automaticamente l’accredito sospeso. Questo perché l’INPS, in assenza di una Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) aggiornata, non è in grado di verificare la reale situazione economica del nucleo familiare e, di conseguenza, interrompe l’erogazione del beneficio.
Però il problema non riguarda solo la mancata presentazione dell’ISEE nei tempi previsti. Anche chi ha aggiornato il documento potrebbe vedere sospeso o revocato l’assegno nel caso in cui i nuovi dati economici presentino un aumento del reddito o del patrimonio familiare oltre i limiti stabiliti dalla normativa. Questo significa che un semplice scostamento, anche di pochi euro, può risultare determinante, portando all’esclusione dal beneficio per alcune famiglie che, fino al mese precedente, ne avevano diritto.
Leggi anche: Carta spesa e benzina 2025: 500 euro per ridurre le spese! Scopri come richiederla
Come sbloccare il pagamento dell’Assegno di Inclusione?
I beneficiari a cui è stato bloccato l’Assegno di Inclusione febbraio 2025 possono ancora recuperarlo. Per riceverlo basta semplicemente aggiornare l’ISEE, così sbloccando l’ADI, visto che dal momento che l’erogazione della ricarica rimane sospesa fino alla regolarizzazione della posizione, è fondamentale aggiornare l’Indicatore della Situazione Economica il prima possibile tramite la DSU.
Però l’aggiornamento dell’ISEE da solo non basta a garantire il ripristino del beneficio. È necessario che il nucleo familiare continui a rispettare i requisiti per mantenere attivo l’Assegno di Inclusione:
- ISEE non superiore a 10.140 euro
- Reddito familiare annuo fino a 6.500 euro
- 8.190 euro in caso di membri disabili e/o over 60
- Patrimonio immobiliare non superiore a 30.000 euro
- Presentare almeno un membro della famiglia minorenne, disabile o over 60
- Non possedere navi o imbarcazioni
- Non possedere autoveicoli immatricolati nei ultimi 3 anni, tranne per membri disabili
Se anche solo uno di questi requisiti non viene soddisfatto, l’ADI non verrà più pagato. Tuttavia, le persone che si trovano con l’assegno bloccato ma soddisfano ancora i requisiti, possono recuperare il pagamento con l’aggiornamento della DSU. Una volta completate le verifiche, l’INPS riattiverà i pagamenti, includendo anche eventuali arretrati.
Quando viene pagato l’Assegno di Inclusione di febbraio 2025
La data di pagamento dell’Assegno di Inclusione di febbraio 2025 dipende dai tempi di elaborazione dell’INPS e dalla tempestività nell’invio dell’ISEE. In condizioni normali, i pagamenti vengono effettuati in due diverse date.
Per i nuovi beneficiari, ovvero coloro che hanno presentato domanda a gennaio 2025 o nei mesi precedenti e ricevono l’ADI per la prima volta, Il pagamento è stato effettuato a partire dal 17 febbraio 2025. Invece, chi già percepisce regolarmente l’Assegno di Inclusione dovrà attendere il 27 febbraio 2025 per ricevere la ricarica sulla carta di Poste Italiane.
Anche se potrebbero verificarsi dei ritardi, in questo caso l’INPS fornisce eventuali aggiornamenti sulle tempistiche di pagamento tramite il portale online e notifiche via SMS a tutti i beneficiari dell’ADI. Per chi attende l’accredito, il modo più rapido per verificare lo stato della propria domanda è accedere all’area personale INPS con SPID, CIE o CNS.
