Nel 2025 potrebbe essere reintrodotto il Reddito di Cittadinanza 2025, introdotto per la prima volta nel 2019 fino al 2023. Ad abolirlo era stato il governo Meloni, ma è stato riproposto nella Legge di Bilancio 2025. In questo articolo troverai tutte le informazioni comunicate dal governo italiano su questo argomento.
Nel 2023 era stato abolito il Reddito di Cittadinanza ed era stato sostituito con l’Assegno di Inclusione e il Supporto Formazione e Lavoro, ma queste due agevolazioni hanno ridotto il numero di beneficiari e molte famiglie che avevano bisogno di tale somma, sono rimaste escluse dai nuovi contributi sostitutivi.
Infatti queste nuove misure hanno requisiti troppo stringenti, non permettendo così alle famiglie in bisogno di riceverli. Ma nel 2025 potrebbe essere introdotto nuovamente il Reddito di Cittadinanza, proposta dal movimento 5 Stelle negli emendamenti per la Legge di Bilancio 2025.
Cosa è il Reddito di Cittadinanza 2025?
Il Reddito di Cittadinanza è una misura introdotta nel 2019 dal governo Conte, per aiutare le famiglie in difficoltà economica e ridurre il numero delle famiglie italiane in povertà. Quest contributo consisteva in una somma di denaro versata mensilmente ai richiedenti, che ammontava tra 6.000 euro e 13.200 euro annui, in base alle proprie condizioni familiari. I requisiti per ottenerlo erano:
- Possedere un ISEE inferiore a 9.360 euro
- Reddito familiare non superiore di:
- 6.000 euro per chi vive da solo
- Fino a 10.000 euro in base alla propria situazione familiare
- 9.360 euro se la famiglia vive in una casa d’affitto
- Essere residenti in Italia per almeno 10 anni, di cui 2 consecutivi
- Inoltre i membri del nucleo familiare non devono possedere:
- Autoveicoli con cilindrata superiore a 1.600 cc
- Motoveicoli con cilindrata superiore a 250 cc
- Navi o imbarcazioni
Se il Reddito di Cittadinanza fosse reintrodotto nel 2025, probabilmente non ci saranno molte variazioni per l’importo e i requisiti. Per riproporre questa misura, il governo italiano dovrà istituire fondi che ammonteranno:
- a 12 miliardi di euro per il 2025 e il 2026
- a 4,4 miliardi di euro per il 2027
- a 3,8 miliardi di euro per il 2028
Assegno di Inclusione e Supporto Formazione e Lavoro
Nel 2023 come contributi sostitutivi al Reddito d Cittadinanza sono stati introdotti l’Assegno di Inclusione e il Supporto Formazione e Lavoro. Queste due misure sono caratterizzate da requisiti stringenti, per colpa delle quali molte famiglie italiane che si trovavano in stato di disagio economico si sono lamentate.
Assegno di Inclusione
L’Assegno di Inclusione è un contributo attivo dal 2024 e dedicato alle famiglie in difficoltà. Il suo importo dipende dalla situazione familiare, ma risulta:
- di un valore massimo di 1.150 euro
- di un valore minimo di 500 euro
Quindi questo incentivo ha un importo simile al Reddito di Cittadinanza, ciò che cambia sono i requisiti:
- Essere residenti in Italia
- Essere cittadini europei o possedere un permesso di soggiorno maggiore di 6 mesi
- Possedere ISEE non superiore a 9.360 euro annui
- Il reddito annuo non deve essere superiore a 6.00 euro, che diventano 7.560 euro per famiglie che presentano un membro over 67 o con disabilità
- Presentare nel proprio nucleo familiare almeno:
- Un minore
- Una persona disabile
- Una persona con età superiore ai 60 anni
Quindi questo contributo non può essere richiesto dai single, a differenza del Reddito di Cittadinanza. Per richiederlo bisogna fare domanda sul sito dell’Inps.
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Supporto Formazione e Lavoro
Invece il Supporto Formazione e Lavoro è dedicato a tutte le persone che vogliono migliorare le proprie competenze e inserirsi nel mondo del lavoro. Questo incentivo consiste di un assegno mensile di 350 euro, per un massimo di 12 pagamenti, che aiutano il richiedente di seguire percorsi che gli permetteranno di intraprendere una carriera.
I requisiti di quest’agevolazione sono:
- Età tra i 18 e 59 anni
- ISEE familiare non superiore di 6.000 euro
- Non percepire l’Assegno di Inclusione
Anche il seguente incentivo può essere richiesto direttamente sul sito dell’Inps.