Il Bonus Domotica 2025 è un aiuto fiscale dedicato a chi vuole migliorare la propria casa con tecnologie smart. Questa agevolazione permette di avere sconti importanti per installare sistemi che rendono la casa più comoda ed aiutano a risparmiare energia. Ma, insomma, che cos’è e chi ha diritto e come richiederlo?
Che cos’è il Bonus domotica 2025?
Il Bonus Domotica 2025 è un’ottima occasione per chi vuole una casa più moderna e pratica. Questo incentivo permette di risparmiare il 65% delle spese per sistemi che automatizzano la gestione della casa. Con questi strumenti, puoi controllare facilmente, anche a distanza, il riscaldamento, la climatizzazione e l’acqua calda usando il tuo smartphone, tablet o computer.
Dunque, per il 2025, il limite per usufruire della detrazione è fissato a 15.000 euro per ogni casa. Insomma, è un modo intelligente per migliorare la tua abitazione e allo stesso tempo ridurre i costi.
Chi ha diritto al Bonus domotica 2025?
Il Bonus Domotica 2025 spetta a chi vuole migliorare la propria casa con sistemi di automazione. Questa agevolazione fiscale permette di detrarre il 65% delle spese fatte per l’acquisto e l’installazione. Insomma, è un modo utile per risparmiare. Ecco a chi spetta:
- Persone fisiche: possono essere residenti o no in Italia, ma devono avere un diritto sull’immobile, come proprietà, uso, o usufrutto. Dunque, bisogna dimostrare di avere un legame legale con la casa.
- Titolari di Partita IVA: imprenditori e professionisti possono beneficiare del bonus, ma solo se l’immobile non è considerato un bene strumentale o merce. Infatti, deve essere destinato ad uso personale.
- Condomìni: il bonus è valido per lavori sulle parti comuni degli edifici residenziali, come ingressi o spazi condivisi.
- Istituti autonomi per le case popolari (IACP): e altri enti simili che si occupano di offrire case a scopo sociale.
Quanto ammonta il Bonus domotica 2025?
Dal 1° gennaio 2025, le regole per la detrazione fiscale cambiano. Dunque, è importante sapere come organizzare le spese per ottenere i benefici massimi. Infatti, le percentuali di detrazione saranno diverse rispetto agli anni precedenti.
- 65% per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2024.
- 50% per le spese effettuate dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2025, ma solo per le abitazioni principali.
- 36% per le spese dal 1° gennaio 2026 al 31 dicembre 2027.
Il limite massimo di spesa detraibile ammonta a 15.000 euro per immobile. Questo significa che nel 2025 si potrà detrarre al massimo 7.500 euro, ossia il 50% di 15.000 euro.
Inoltre, la detrazione complessiva va suddivisa in 10 rate annuali uguali. Per esempio, se nel 2025 spendi 10.000 euro per un sistema domotico, la detrazione totale sarà di 5.000 euro, ripartita in 10 quote annuali da 500 euro ciascuna.
Bonus domotica 2025: requisiti
Le regole per la detrazione fiscale sono cambiate con il Bonus Domotica 2025, offrendo nuove opportunità per risparmiare e migliorare l’efficienza della casa. Dunque, vediamo insieme dei requisiti per poter ottenerlo.
Il Bonus domotica 2025 copre l’installazione di dispositivi intelligenti che gestiscono gli impianti termici in modo automatico e personalizzato. Questi strumenti devono essere capaci di:
- Monitorare i consumi energetici, fornendo dati aggiornati regolarmente.
- Mostrare lo stato dell’impianto, comprese la temperatura e le funzioni attive.
- Gestire da remoto l’accensione, lo spegnimento e la programmazione settimanale, usando strumenti come smartphone o computer.
Il Bonus domotica 2025 è aperto a molti soggetti, tra cui:
- Persone fisiche, anche i liberi professionisti.
- Imprese o attività con reddito d’impresa.
- Associazioni di professionisti.
- Enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciali.
Possono beneficiare dell’incentivo tutte le unità immobiliari esistenti in Italia, indipendentemente dalla categoria catastale o dall’uso, a patto che abbiano un impianto di riscaldamento. Gli edifici di nuova costruzione, invece, non sono inclusi.
Tra le spese ammissibili ci sono:
- I costi per l’acquisto e l’installazione dei dispositivi di automazione.
- Le opere elettriche e murarie necessarie per rendere operativi i sistemi.
- I servizi di tecnici e professionisti, come la preparazione dei documenti tecnici e la direzione dei lavori.
Bonus domotica 2025: Spese ammissibili
Dunque, il bonus domotica 2025 è davvero interessante, ma è importante capire bene quali spese possono essere coperte e quali no. Vediamo ora le spese ammesse sono:
- Acquisto e installazione di apparecchi elettronici, elettrici o meccanici utili per il funzionamento dei sistemi di automazione negli impianti termici.
- Lavori murari ed elettrici indispensabili per l’installazione e il corretto funzionamento dei sistemi.
- Servizi professionali, come la preparazione della documentazione tecnica e il controllo dei lavori.
Tra i dispositivi che possono essere inclusi nella detrazione ci sono alcuni strumenti davvero utili e moderni. Dunque, vediamoli meglio:
- Termostati intelligenti e sensori per temperatura e umidità: questi aiutano a controllare il riscaldamento e la climatizzazione in modo più efficiente. Insomma, consumi meno e ottieni il massimo comfort.
- Sistemi di monitoraggio e ottimizzazione energetica: forniscono dati chiari sull’uso dell’energia. Infatti, ti permettono di organizzare l’uso degli elettrodomestici in modo intelligente, soprattutto se usi un impianto fotovoltaico.
- Tende e persiane automatiche: si regolano da sole in base alla luce del sole. In questo modo, mantieni una temperatura piacevole e riduci il consumo dei climatizzatori.
Questi dispositivi devono:
- Fornire informazioni chiare sui consumi reali di energia, magari tramite app o canali digitali.
- Mostrare lo stato in tempo reale, come la temperatura o se l’impianto è acceso.
- Permettere un controllo da remoto, per accendere, spegnere o programmare quando serve.
Bonus domotica 2025 come richiederlo
Per avere la detrazione, bisogna seguire alcuni passaggi chiari e semplici. Dunque, vediamo come fare.
- Pagare con bonifico bancario o postale. Nella causale del bonifico, bisogna scrivere:
- Un riferimento alla legge che riguarda la detrazione.
- Il codice fiscale di chi vuole la detrazione.
- La Partita IVA o il codice fiscale di chi riceve il pagamento.
- Comunque, dopo i lavori, è importante inviare la scheda descrittiva all’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile). Questo invio deve essere fatto entro 90 giorni dalla fine dei lavori o dal collaudo. Si fa tutto in modo telematico.
- Conservare sempre i documenti utili, come:
- La scheda descrittiva firmata da chi ha fatto i lavori e, se serve, anche da un tecnico.
- L’asseverazione, se richiesta, fatta da un tecnico qualificato.
- Le schede tecniche dei materiali o dispositivi usati.
- Le fatture e le ricevute dei bonifici.
- Infine, indicare le spese nella dichiarazione dei redditi dell’anno in cui i lavori sono stati fatti. La detrazione viene poi divisa in 10 parti uguali da recuperare ogni anno.